R18a – ortogneiss – Atlante Rocce Italiane

Rock

Descrizione macroscopica:

Roc metamorfica con una foliazione data dall’allineamento di cristalli centimetrici di colore bianco latte (feldspato) in una matrice a grana medio-fine, di colore scuro. I minerali con forma granulare risultano dominanti (vedi osservazione in sezione sottile) e quindi la roccia può essere classificata come gneiss. I cristalli centimetrici sono granuli relitti della roccia originaria (protolite) che ha subito deformazione e metamorfismo. Questi cristalli hanno una forma di occhio, per questo la roccia è anche detta “augen” gneiss (“augen” in tedesco significa “occhio” e la roccia è quindi conosciuta in Italia anche come “gneiss occhiadino”). Il campione di roccia proviene dal corpo di ortogneiss di Porto-Vecchio, esposto lungo la costa sud-orientale della Corsica (vedi l’anfibolite R18b per ulteriori dettagli). Il protolite dell’ortogneiss era un granito porfirico.

Descrizione microfoto:

L’immagine a PPL mostra che la roccia è composta principalmente da minerali incolore: plagioclasio (Pl) e feldspato alcalino (Afs), entrambi con un lieve aspetto torbido; quarzo (Qz) che appare limpido. L’immagine a XPL mostra che i cristalli incolore di maggiori dimensioni sono di Pl e Afs; questi cristalli possono essere distinti in quanto il Pl spesso mantiene la geminazione ignea mentre l’Afs è per la maggior parte non geminato (vedi i cristalli evidenziati). Questi cristalli sono relitti del protolite, che era un granito con tessitura porfirica, e sono detti porfiroclasti (o augen). Al contrario dei feldspati, il quarzo originariamente presente nel granito ha subito una estesa ri-cristallizzazione formando la matrice a grana fine che circonda i porfiroclasti. Nell’immagine a PPL si riconoscono inoltre piccoli cristalli pleocroici: quelli con colore dal verde chiaro al verde scuro sono biotite (Bt) parzialmente cloritizzata, mentre quelli con colore dal marrone chiaro al marrone scuro sono allanite (Aln), una varietà di epidoto ricco in Ce.